IL CORSO ELEMENTARE SUL GIOCO DELLA CARTA

SESTA LEZIONE

SCARTO DELLE PERDENTI


Giocando un contratto a colore, se dovete scartare delle perdenti differite su carte del Morto che possono essere promosse al ruolo di vincenti, a volte sarà opportuno cedere al più presto la mano prima che le perdenti diventino immediate. Vediamo un  esempio chiarificatore del concetto espresso.
Nella smazzata riprodotta nel seguente diagramma, giocate 3
¨ e ricevete l'attacco di K §.

Potete perdere quattro prese. Ma avete una perdente a Picche, una a Cuori e tre a Fiori: dovete eliminarne una.
Al Morto non vi sono colori corti che vi permettano di tagliare una perdente; dovrete scartarla su una vincente.
Siete in grado di promuovere una extra-vincente a Picche dopo aver ceduto l'Asso alla Difesa. Dal momento che il colore è diviso asimmetricamente fra mano e Morto, questa extra-vincente vi offrirà la possibilità di scartare una perdente.

Nel coordinare i passaggi, dovete fare attenzione ai rientri. Il Re di Cuori è l'unico ingresso sicuro al Morto, e sarebbe opportuno conservarlo, se possibile, fino a quando le Picche non saranno diventate franche.
Passiamo ora ad illustrare la quarta fase del Piano di Gioco: "Come coordinare questi passaggi?"
Supponete che gli avversari incassino le prime tre prese a Fiori e che poi rigiochino Cuori.
Fate attenzione e prendete in mano con l'Asso. Anche in questo caso sarà opportuno battere atout fino a che non li avrete eliminati dalle mani degli avversari, conservando però i rimanenti per mantenere il controllo sugli avversari, quando entreranno in presa.
Poi giocate piccola Picche verso il Morto. Se la Difesa non prende immediatamente con l'Asso, rigiocate ancora il colore.
Stavolta gli avversari dovranno prendere, altrimenti voi non perderete più Picche e manterrete il contratto.
Qualunque sia il loro ritorno, prendete ed utilizzate il Re di Cuori accuratamente conservato per entrare al Morto e incassare l'ultima Picche, scartando la Cuori perdente della mano.
In questo esempio, cedere la mano al più presto vi aiuta a conservare un indispensabile rientro.
Quando un seme è diviso asimmetricamente, può darsi che dobbiate cedere la mano dando un colpo in bianco, per conservare un rientro all'interno del colore che state affrancando.
Nelle lezioni precedenti abbiamo visto diversi esempi di questa manovra. Adesso coordiniamola con la tecnica dello scarto delle perdenti in un contratto a colore.
Seduti in Sud giocate 4
© e ricevete l'attacco di K ª.      La dichiarazione:

Prima fase: Quante perdenti mi posso permettere?
Dovete fare dieci prese, potete cederne tre.
Seconda fase: Quante perdenti ho?
Picche: 1   
Cuori: Quadri: 1  Fiori: 2  Totale: 4 perdenti
Terza fase: Come posso eliminare delle perdenti?
Avete una perdente di troppo; dovete eliminarla.
Non vi sono impasse da tentare, né possibilità di fare tagli al Morto.
La vostra unica speranza consiste nel cercare di scartare una perdente su una vincente del Morto.
Avete complessivamente otto carte di Quadri, e gli avversari cinque.
Avete quindi la possibilità di affrancare in questo colore una o più vincenti.
Quarta Fase: Come coordinare questi passaggi?
Non avendo più al Morto rientri laterali (gli avversari hanno attaccato a Picche e vi hanno fatto "saltare" anticipatamente il rientro di Asso di Picche),

dovete prima battere gli atout (come vedremo nella prossima lezione) e poi cedete la prima presa a Quadri, giocando una cartina da entrambe le mani (oppure potete anche battere l'Asso e poi cedere la seconda presa nel colore).
In tal modo avrete conservato un rientro all'interno del colore da sviluppare.
Gli avversari potranno incassare la loro presa a Picche, ma qualunque sia il loro ritorno, sarete in grado di fermarlo.
Prendete e battete l'Asso di Quadri, seguito dalla piccola Quadri che vi resta verso il Re del Morto.
Se il colore è diviso 3-2, le rimanenti due Quadri del Morto saranno vincenti. Incassatele e scartate entrambe le vostre perdenti a Fiori.
Ricordatevi che quando vi accingete ad affrancare un seme, dovete essere sicuri di avere il rientro che vi permetta di godere il frutto delle vostre fatiche.

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