IL CORSO ELEMENTARE SUL GIOCO DELLA CARTA

UNDICESIMA LEZIONE

L'ATTACCO AI COLLEGAMENTI

Abbiamo visto, esaminando il gioco del dichiarante, come egli debba fare attenzione a mantenere i collegamenti fra la mano del Morto e la sua.

In maniera analoga, i difensori devono mettere in atto tutti i possibili accorgimenti per contrastare le manovre del dichiarante e cercare di distruggere i possibili collegamenti, sacrificando, quando è necessario e non è possibile fare altrimenti, anche Onori o possibili prese.
Spesso l'importante è infatti impedire al dichiarante di poter manovrare come più gli aggrada.
Il concetto espresso è sufficientemente chiaro ed un esempio appropriato potrà chiarirlo ulteriormente.
Prendiamo ora una mano interessante, che utilizzeremo ancora nella prosecuzione del corso, per vedere come un difensore possa battere il contratto attaccando i collegamenti fra morto e vivo distruggendo in anticipo un possibile rientro al morto.
Nella mano riportata nel seguente schema, Est gioca 7 FIORI ricevendo l'attacco di Asso di quadri che il dichiarante taglia al morto.
Battuti due giri di atout e scoperto che Nord possiede il 10 quarto, Est taglia di mano una piccola picche effettuando la necessaria riduzione in atout per averne lo stesso numero del suo avversario di destra.
Incassa ora le due prese con il Re e la Dama di quadri, sulla seconda delle quali Sud non risponde.

Il dichiarante si trova ora nella posizione riportata nello schema a lato avendo "contato" le nove carte possedute da Nord nei pali minori.
È evidente che se muovesse cuori per l'Asso per giocare le picche franche, Nord taglierebbe al terzo giro ed Est non potrebbe non cedere una quadri non avendo più rientri al Morto per giocare la picche franca.
Il dichiarante deve necessariamente trovare un altro rientro nella mano di Ovest.
L'unica possibilità è offerta dal palo di cuori, effettuando l'impasse alla Dama di cuori.
Allora il dichiarante gioca il due di cuori con l'intenzione di passare al Morto il Fante, effettuando un impasse "inutile" alla Dama di cuori, manovra conosciuta con il nome di Impasse di Oslo, per crearsi il necessario rientro al morto.
Ma Sud deve opporsi al piano di Est inserendo la Dama di cuori (Colpo di Merrimac) e distruggendo il secondo rientro di Ovest e con esso la speranza del dichiarante di mantenere il contratto.

Eppure, il dichiarante avrebbe potuto mantenere il contratto se, dopo aver battuto un onore di atout del morto ed aver visto cadere l’8 di Sud, si fosse soffermato un secondo a considerare che avrebbe potuto trovare il Fante di atout quarto in Nord; per mantenere il contratto avrebbe dovuto procedere subito ad una riduzione di atout, tagliando una piccola picche in mano.
Tagliata la picche, avrebbe dovuto incassare il Re di cuori, il Re e la Dama di quadri, risalire al morto con l’altro onore di atout e arrivare, avendo cambiato il timing, alla situazione rappresentata dal successivo diagramma, molto simile peraltro a quella precedente.
Questa volta però, è il morto ad effettuare l’attacco ed è necessario un solo rientro al morto per effettuare la manovra che il dichiarante si era prefissata: attendere che Nord tagli per surtagliarlo, eliminare poi l'ultimo atout dalle mani di Nord, trasferendo la mano al morto avendo la carta di collegamento (il 2 di cuori) per l'Asso, per incassare le rimanenti prese franche del morto.

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