IL CORSO ELEMENTARE SUL GIOCO DELLA CARTA

UNDICESIMA LEZIONE



IL PIANO DI GIOCO DELLA DIFESA



Alla stessa stregua del dichiarante, anche i difensori debbono fare, ognuno per proprio conto e fin dall'attacco iniziale, il proprio Piano di Gioco. Man mano che il gioco si sviluppa, ciascun difensore con l'aumentare delle conoscenze (carte giocate, linea di gioco sviluppata dal dichiarante) deve fare il punto della situazione e modificare il proprio Piano di Gioco se necessario.
E due compagni si potranno dire bravi ed affiatati se dopo le primissime prese il loro Piano di Gioco coincide.
Solo quando ciò avviene i due difensori possono giocare all'unisono ed aiutarsi l'un l'altro per trovare il colore o i colori nei quali il dichiarante possiede delle perdenti. Sono quelli che possiamo chiamare colori del contrattacco, che possono o non coincidere con quello dell'attacco iniziale.
È questa evidentemente la chiave di volta della difesa.
Il Piano di Gioco dei difensori deve trarre utili indicazioni dal modo in cui il dichiarante imposta il suo gioco ed essere flessibile in modo da potersi adattare alle circostanze (a tal proposito, una ottima conoscenza delle tecniche impiegate dal dichiarante nel gioco con il Morto vi saranno di enorme utilità per capire quale è il Piano di Gioco del dichiarante per poterlo poi efficacemente controbattere).
In realtà vi è una grande analogia fra le manovre da utilizzare in attacco con quelle della Difesa. Naturalmente gli interessi saranno diametralmente opposti. ma le armi sono le stesse: corsa all'affrancamento, avversario pericoloso, tecnica della dilazione, creazione e distruzione dei rientri, promozione di atout, giochi di sblocco o di compressione.
E il fatto di essere padrone delle suddette tecniche potrà farvi comprendere quale è il gioco del dichiarante ed anche quale il suo falso scopo.
Se per esempio non cerca di sviluppare un palo lungo del morto e facilmente affrancabile, il perché sta nel fatto che egli già possiede l'Onore o gli Onori mancanti. Occorre allora attaccare nel colore per interromperne le comunicazioni e per costringere il dichiarante a giocarlo troppo presto, quando i difensori hanno ancora atout per tagliare.
Se invece è impossibile evitare che il dichiarante faccia un taglio dalla parte corta di atout, è meglio costringerlo al taglio quanto prima per evitare che esso possa poi costituire un rientro indispensabile per completare la manovra del dichiarante (vedere a tal proposito la mano 11/9).
Se il dichiarante non batte atout, forse per la difesa è il caso di giocarvi (ma attenti che il Piano di Gioco del dichiarante non sia proprio quello di fare in modo che i difensori giochino atout per lui così che possa perderne il meno possibile).


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