La licitazione

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CAPITOLO PRIMO

GENERALITÀ

Il gioco del bridge si svolge distribuendo una alla volta in senso orario un mazzo di 52 carte francesi (senza Jolly) a quattro giocatori costituenti due coppie contrapposte.
Esso consiste in una sfida fra una coppia (o linea) denominata Nord-Sud e l'altra coppia denominata Est-Ovest, che si divide in due fasi ben distinte:

- La dichiarazione (o licitazione, licita), fase nella quale i compagni delle due coppie cercano di scambiarsi il maggior numero di informazioni possibile sulla loro forza e sulla distribuzione delle carte secondo un codice costituito dal sistema licitativo impiegato allo scopo di stabilire il maggior numero possibile di prese che si possono impegnare a realizzare giocando con o senza briscola (atout).

- Gioco della carta propriamente detto, durante il quale i giocatori cercano di mantenere il contratto che hanno dichiarato (se vincitori della prima fase della licitazione) o tentano di battere il contratto chiamato dagli avversari.

Il mazzo di carte è diviso in quattro colori (o semi o pali) di tredici carte ciascuno, uno dei quali potrà essere scelto come dominante (briscola o atout).
Il rango dei colori in ordine crescente di importanza è:

FIORI (
§)
                          colori deboli o minori
QUADRI (¨)

CUORI (©)
                        colori nobili o maggiori
PICCHE (
ª)

Poiché è possibile giocare a Bridge anche senza briscola (senza l'atout), è stato stabilito un quinto rango di valore superiore a quello di Picche: il cosiddetto SENZA ATOUT (S.A.).

In ogni colore il valore delle carte in ordine decrescente è:

Asso - Re - Donna - Fante - 10            (Onori)
9 - 8 - 7 - 6 - 5 - 4 - 3 - 2                      (Scartine)

La licitazione non è altro che una specie di asta cui possono partecipare tutti i giocatori mediante successive offerte (dichiarazioni) fatte in successione secondo il verso orario.
Le licite iniziali servono come già detto per scambiarsi con il compagno informazioni in codice (secondo il sistema licitativo usato e che deve essere messo a conoscenza degli avversari) sulla forza e sulla distribuzione delle rispettive mani al fine di decidere se giocare ad atout o a senza atout e sul numero di prese che ci si può permettere di dichiarare.

Siccome la coppia che "offre" di più vince l'asta e si aggiudica il contratto finale (ed è un bene vincere l'asta perché, scegliendo l'atout, è possibile realizzare un numero di prese superiori), ogni giocatore può partecipare all'asta aumentando il valore dell'offerta precedente, sia dichiarando un maggior numero di prese (in più rispetto al numero di 6 che costituisce la "base"), sia (a parità di prese) nominando un colore di rango più elevato di quello precedentemente licitato.

Quindi, per superare una precedente licita di 3
©  sarà sufficiente la licita di 3 ª  o 3 S.A., ma se si vuol nominare un seme meno nobile del seme di Cuori occorre impegnarsi per un maggior numero di prese  (sempre oltre le 6 di base) per esempio 4 § o 4 ¨.

La licitazione si svolge per successive chiamate che i giocatori fanno uno dopo l'altro e che possono essere:

- dichiarazione di un certo numero di prese ( a colore o a S.A.);
- passo;
- contro;
- surcontro.

Ogni dichiarazione che supera quella precedente la annulla; la licita è vinta dal giocatore (e quindi dalla coppia) che ha fatto l'ultima dichiarazione seguita da tre "PASSO" consecutivi; quest'ultima dichiarazione costituisce il contratto finale ed indica appunto il numero delle prese licitative che devono essere aggiunte a quelle obbligatorie (in numero di 6).

Le dichiarazioni possibili vanno da un minimo di 1
§ ad un massimo di 7 S.A.

Durante la fase di gioco della carta, della coppia che ha vinto la licitazione gioca soltanto chi ha dichiarato per primo il colore del contratto finale (dichiarante), mentre il suo compagno (morto) le depone scoperte sul tavolo (con le atout collocate alla sua destra) subito dopo che l'attaccante (il giocatore che siede alla sinistra del dichiarante) avrà effettuato l'attacco iniziale deponendo coperta una carta sul tavolo.
E' questo uno dei possibili momenti per i difensori di chiedere chiarimenti sulla licita fatta dal dichiarante e dal suo compagno.
Al termine delle spiegazioni si scopre la carta dell'attacco iniziale e comincia il vero gioco della carta che prosegue in senso orario con l'obbligo primario di rispondere nel seme di attacco a meno di non possedere alcuna carta in quel seme, nel qual caso può essere giocata qualsiasi altra carta: se viene giocata una atout tale giocata prende il nome di taglio.
Dopo l'attacco iniziale è quindi una carta del morto che deve essere giocata su indicazione del dichiarante (il morto non può in alcun modo suggerire), poi è il giocatore che siede alla destra del dichiarante a giocare una carta ed infine il dichiarante.
Vince la presa la carta più alta nel seme di attacco o, in caso di taglio (od eventualmente di surtaglio), l'atout più alta.
La partita (rubber) consta di due manches (prima e seconda o zona), per chiudere ciascuna delle quali bisogna totalizzare almeno 100 punti anche se in più mani.
I punti validi a tale scopo vengono conteggiati in relazione alle prese dichiarate (ossia a quelle che ci si è impegnati a fare) e realizzate in più rispetto alle 6 prese di base.
Se il contratto è stato mantenuto, ogni presa dichiarata e fatta (oltre alle 6 di base) vale:

- 20 punti se l'atout è FIORI o QUADRI;
- 30 punti se l'atout è CUORI o PICCHE
- 40 punti per la prima presa e 30 per le successive se si gioca a SENZA ATOUT.


Tutti questi valori si raddoppiano se contrati e si quadruplicano se surcontrati.

Per passare quindi dalla prima manche alla seconda in un'unica mano è necessario chiamare 5 FIORI o 5 QUADRI, realizzando un totale di almeno undici prese (cinque dichiarate e sei di base) per un totale di 100 punti, oppure basta chiamare 4 CUORI o 4 PICCHE, impegno che comporta la realizzazione di dieci prese totali (quattro dichiarate e sei di base) ma che comporta un totale di 120 punti all'attivo. Mentre se si gioca a SENZA ATOUT è sufficiente un impegno di 3 S.A. (almeno nove prese in totale) perché, se realizzato, si possa conseguire il passaggio alla seconda manche (40 punti per la prima presa, oltre le sei di base, e 30 punti per ciascuna delle due successive).

Non sempre, tuttavia, è possibile il superamento di una manche in un'unica soluzione, ma potranno verificarsi dei punteggi parziali.
Essi vengono registrati e possono essere sommati ad altri punteggi conseguiti successivamente: quando il totale dei punteggi conseguiti supera il valore di 100 si ottiene il superamento della manche.
Basta quindi mantenere, per esempio, in un primo momento il contratto di 2 PICCHE (che comporta un punteggio di 60 punti) e successivamente il contratto di 1 S. A. o di 2 FIORI (entrambi comportano punteggi di 40 punti) per conseguire il passaggio alla seconda manche (se ancora si era in prima) o il conseguimento della partita (se già si era in zona).

Oltre ai punti-presa realizzati con le prese dichiarate e fatte, durante il gioco si possono realizzare altri punti (punti onore) sia per prese realizzate in più che per prese realizzate in meno dagli avversari, premi di partita o per SLAM dichiarati e fatti, possesso di determinate carte (Onori): tali punti non sono utili ai fini del passaggio da una manche alla successiva o per vincere la partita; essi vengono registrati solo agli effetti del conteggio finale.

Non è infatti detto che chi vince la partita (ossia chi avrà per primo conseguito il superamento di due manches) sia anche quello che, a conti fatti, ha conseguito il maggior punteggio!

Viene ora riportata una tabella dei punteggi internazionali validi per la partita libera: sembrano complicati ma è sufficiente un po' di pratica per impararli a memoria.

Il punteggio viene registrato su un apposito stampato (detto Score): se non ne avete uno, potete utilizzare un foglio di carta bianco e disegnarvelo da soli.
A lato è stato riportato uno score nel quale viene fatto un esempio in cui si può notare che la coppia che ha superato le due manche, conseguendo anche i premi di partita, non è quella che, a bocce ferme, ha fatto anche il punteggio maggiore (e se si gioca a tante lire al punto, perde chi ha fatto il punteggio peggiore!).
Spieghiamo brevemente l'andamento della ipotetica partita cominciando dalla colonna NOI.
I 300 punti sono stati ottenuti perché abbiamo contrato gli avversari in prima e li abbiamo mandati due mani  sotto; nella mano successiva non abbiamo avuto il coraggio di contrarli, ma li abbiamo penalizzati di tre prese ed abbiamo segnato 150 p. al nostro attivo.
Abbiamo poi chiamato la manche ma siamo caduti di una levée: gli avversari hanno segnato 50 punti; poi, in rapida successione, sia noi (3 S.A.+ 2) che gli avversari (5 Fiori) abbiamo chiamato e mantenuto la manche.
Successivamente, con gli avversari in zona, li abbiamo contrati mandandoli due sotto (500 p.) ed infine ancora un contratto contrato da noi, tre down per gli avversari e 800 p. per noi.
Abbiamo segnato poi  al nostro attivo  un parziale  di 3 Picche (90 punti)

ma gli avversari hanno chiamato e fatto 3 S.A. segnando 100 punti più il premio chiusura (*) di 500 punti in quanto noi eravamo passati in seconda.
La partita la abbiamo comunque vinta noi totalizzando il punteggio più elevato.

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